Curiosità

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Grotta Biserujka
A pochi chilometri da Cizici, si arriva in un piccolo insediamento chiamato Rudine, nelle cui profondità si trova una delle più grandi risorse naturali, l’isola di Krk – grotta Biserujka.

L’esistenza di una grotta nelle vicinanze di Rudine è nota da oltre un centinaio di anni, da quanto il suo ingresso era un semplice buco nella terra. Da quel momento in poi ha suscitato la fantasia delle persone con i suoi segreti e la bellezza delle sue formazioni calcaree. Secondo una leggenda, il tesoro di un contrabbandiere è nascosto nella grotta, e con i primi visitatori curiosi si è iniziato un graduale ampliamento degli stretti passaggi, in modo che le persone potessero camminare più liberamente.

L’illuminazione elettrica artificiale della grotta, ha portato un notevole aumento di interesse per le grandi gallerie ricche di stalattiti, stalagmiti e colonne calcaree La grotta, di una lunghezza di circa 110 metri ha una temperatura costante compresa tra 10 e 13 C per tutto l’anno. I sentieri sono mantenuti con cura e sicuri, permettendo a chiunque di visitare la grotta, bambini e gli anziani inclusi.
Grazie alla sua posizione a nord-ovest dell’isola, offre la possibilità di una visita sia ai turisti presenti a Krk che a quelli della Riviera di Crikvenica.

Fanghi terapeutici
Soline, chiamate popolarmente “fanghi”, sono posizionate nella parte occidentale del golfo di Klimno. Esiste una spiaggia su cui si può camminare per oltre un centinaio di metri, mentre l’acqua del è ancora ginocchio. Pertanto, è popolare tra i giovani. Offre la possibilità di un buon divertimento … dal PICIGIN (un gioco con la palla in acqua bassa molto popolare in Croazia) al beach volley, al calcetto.

Soline possiede una guarigione fango. Anche indicazioni precise su quali disturbi questi fanghi possano alleviare, molte persone sono soddisfatte dei risultati, e tornano con piacere in questa località.

Peltastis
Si tratta di relitto nei pressi di Šilo sull’isola di Krk. La visibilità spesso non è delle migliori, ma la nave è situata a una profondità relativamente modesta, e storie interessanti ne fanno una grande attrattiva.

Il battello greco “Peltastis” è affondato l’8 gennaio 1968. alle ore 4,30 in località tra Silo e Klimno sull ‘isola di Krk.
Il 4 gennaio la nave giunse a Rijeka da Venezia. A Rijeka vennero sbarcati 500 tonnellate di minerai e 60 tonnellate di altri materiali. Da qui la nave salpò nuovamente diretta a Jurjevo (piccolo porto vicino a Senj). Durante la mattina nave imbarcò 500 metri cubi di legno, ma poco dopo l’imbarco la situazione metereologica peggiorò. Il capitano della Peltastis decise di lasciare il pericoloso porto di Jurjevo e fare rotta su Crikvenica. Giunta in prossimità di Crikvenica la nave calò le ancore. il Capitano sperva che con le ancore calate ed i motori in funzione sarebbe riuscito a tenere testa alla tempesta e al vento forte. Ma, durante la notte le onde divennero altissime e l’intensità del vento arrivò a toccare i 200 Km/h. Sembra che il problema principale fosse che l’equipaggio della nave probabilmente non sapeva che il fondale intorno al porto di Crikvenica fosse di tipo sabbioso. In questo modo le ancore non ebbero modo di trovare qualcosa a qui agganciarsi. Così, dopo due ore di battaglia con un forte vento e le onde alte “Peltastis” andò ad incagliarsi nelle rocce tra Klimno e Silo.

Sulla Peltastis c’era un’equipaggio di 12 uomini. Poco dopo l’impatto i marinai saltarono nel mare, ma solo 4 sopravvissero. Il capitano della nave, Theodoros Belesis decise di affondare con la nave.
Qualche mese dopo dei sub di Crikvenica visitarono il relitto. Videro un uomo nella cabina di comando, il cui corpo era in posizione verticale che si sporgeva leggermente in avanti. Il corpo del capitano Belesis è stato recuperato 10 mesi dopo l’affondamento, ed è tuttora sepolto nel cimitero Kozala (Rijeka).
Il piano iniziale era quella di recuperare l’intera imbarcazione, ma presto le autorità lasciarono caderequesta idea, lasciando la “Peltastis” alle attenzioni dei subacquei per sempre.