Il Parco Nazionale del Velebit settentrionale è stato proclamato il 09 Giugno 1999. L’area è stato designato un parco nazionale grazie alla sua ricchezza di fenomeni carsici, la biodiversità e la squisita natura su uno spazio relativamente ridotto.
Il Parco copre la superficie di 109 km quadrati, contenenti la Riserva Hajdučki & Rozanski, famosa per i suoi fenomeni geomorfologici. Fino ad ora, ci sono più di 150 pozzi scoperti, di cui il più famoso è Luke, scoperto nel 1992.
E’ vietato attraversare la riserva (tranne il percorso Premužić), e sono ammesse solo i gruppi per la ricerca scientifica e le visite di istruzione, secondo le disposizioni del Governo. Del parco fa parte la riserva botanica di Visibaba, ricca della Sibirrhaea croata (Sibiraea altaiensis ssp. Croatica), e la riserva botanica di Zavižan-Balinovac-Velika KoSa, famosa per la sua straordinaria collezione di specie del della flora montana. All’interno della riserva vi è il ben noto giardino botanico di Velebit, fondato dal professore di farmacologia Fran Kušan nel 1967.
Il Parco è attraversata da numerosi sentieri alpini. Il più famoso e noto è il percorso Premužić, che prende il nome dal suo tracciatore, Ante Premužić che lo costruì nel tardo 1933. Il percorso passa attraverso le più belle e più interessanti del parco. Dai numerosi picchi nei dintorni si può avere una splendida vista sia sul Mare Adriatico e le sue isole di Pag, Rab, Goli, Prvić i Krk, sia su quello continentale. All’interno del parco si possono incontrare numerosi resti delle cosiddette “residenze estive”, testimonianza dei tempi passati e lungo dimenticata, quando Velebit è stato abitato da numerose popolazioni di pastori. Lungo il litorale si possono trovare molte case in rovina, alberghi e muri di pietra, che una volta segnato il specifico stile di vita di una popolazione che pian piano si è sparsa per tutto il mondo lasciando nient’altro che le tracce della loro presenza su queste terre.